lunedì 29 giugno 2015

FISIOLOGIA DEL DRAGO

Tra studi filologici, ipotesi pseudoscientifiche e voli pindarici, esce un ritratto del drago europeo assai variegato. Esistono infatti diverse razze di draghi occidentali, ciascuno con tratti propri ma con caratteristiche comuni. In molti testi sull'argomento il drago viene descritto come un rettile omeotermo. Secondo altri, invece, i draghi - proprio perché omeotermi - non sono rettili, non sono mammiferi perché covano uova e non producono latte, e non sono uccelli perché hanno scaglie e arti. Non resterebbe dunque che continuare ad attenersi alla coesistenza nel drago di caratteristiche di tutte queste specie. Il drago occidentale ha testa grossa, collo lungo, gambe sottili, coda massiccia e ali molto ampie. Queste, infatti, devono essere più larghe del corpo perché un drago possa avere la forza di sollevarsi e di volare. Sempre per facilitare il volo, le ossa dell'animale sono dure ma cave, il che - come negli uccelli - conferisce leggerezza al corpo. Il corpo del drago è coperto di piccole scaglie pentagonali dure e lucenti, grazie alla cheratina e a sostanze minerali (ferro soprattutto) di cui il corpo dell'animale è ricco. La funzione principale di queste escrescenze cornee è la protezione del corpo, ma ciò non toglie che esse siano ben articolate tra loro per agevolare i movimenti sinuosi. Poiché vanitoso, il drago è una creatura molto pulita e può rizzare le scaglie per pulirle, per sembrare più grande e incutere paura o per raffreddare la temperatura del corpo. I colori dei draghi sono estremamente vari e non uniformi, con prevalenza di tonalità di blu, rosso e verde. In alcune razze, in seguito a stati emotivi, le scaglie possono cambiare colore, grazie a una varietà di cromatina. Ma quando le scaglie stesse assumono una parvenza pallida e opaca, manifestano un chiaro segno di malattia. I draghi sono dotati degli stessi sensi degli uomini, solo molto più sviluppati. Grandi sono la loro intelligenza e la memoria, soprattutto nelle femmine, tanto che alcune di esse sarebbero state in grado di parlare e addirittura di intrattenere discussioni sofistiche, Secondo altri racconti, i draghi sanno compiere atti definiti magici, che in realtà sono usi della natura supernormali, consentiti dalla loro comprensione elevata del modo in cui agiscono gli elementi della natura. Così possono compiere prodigi come cambiare forma e dimensione, divenire invisibili o creare scudi di forza per proteggere i tesori ed effetti allucinatori indotti nei cacciatori di draghi. Tuttavia le due armi principali dei draghi europei sono gli artigli e soprattutto fuoco, ghiaccio o acido emessi dalle fauci. Nei draghi "sputafuoco" la fiamma tremenda deriva da una reazione chimica tra il gas metano creato dalla digestione degli alimenti e una piccola quantità di fosforo. Nei draghi "sputaghiaccio", invece, residui alimentari danno luogo a un gas simile all'azoto, che viene compresso e raccolto nei polmoni e poi, tramite una decompressione repentina, espulso dal la bocca a basse temperature, Infine alcuni draghi possiedono un organo particolare che produce un acido altamente corrosivo, emesso dal drago con una potente espirazione.

http://alt3r3g0.blogspot.it/2009/01/il-simbolismo-e-la-mitologia-del-drago.html

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