domenica 10 maggio 2015

DRAGO 1

Primitivamente i draghi erano associati alla padronanza delle potenti forze primordiali della “Grande Madre Terra”, impersonando le quali essi potevano farsi sia creatori che distruttori, detentori di un controllo sul destino dell’umanità. Molto diversa è l’interpretazione occidentale da quella orientale: in Occidente il drago è visto per lo più negativamente, mentre in Oriente può provocare manifestazioni sia benigne che maligne, che neppure vengono pensate con questi attributi, ma solo come aspetti diversi della natura, senza un giudizio etico.
Esistono infatti diverse razze di draghi occidentali, ciascuno con tratti propri ma con caratteristiche comuni. In molti testi sull’argomento il drago viene descritto come un rettile omeotermo. Secondo altri, invece, i draghi – proprio perché omeotermi – non sono rettili, non sono mammiferi perché covano uova e non producono latte, e non sono uccelli perché hanno scaglie e arti. Non resterebbe dunque che continuare ad attenersi alla coesistenza nel drago di caratteristiche di tutte queste specie. I draghi sono dotati degli stessi sensi degli uomini, solo molto più sviluppati. Grandi sono la loro intelligenza e la memoria, soprattutto nelle femmine, tanto che alcune di esse sarebbero state in grado di parlare e addirittura di intrattenere discussioni sofistiche. Secondo altri racconti, i draghi sanno compiere atti definiti magici, che in realtà sono usi della natura supernormali, consentiti dalla loro comprensione elevata del modo in cui agiscono gli elementi della natura. Così possono compiere prodigi come cambiare forma e dimensione, divenire invisibili o creare scudi di forza per proteggere i tesori ed effetti allucinatori indotti nei cacciatori di draghi. Tuttavia le due armi principali dei draghi europei sono gli artigli e soprattutto fuoco.
Proverbio cinese
“Quando il drago ruggisce i monti tremano, quando il drago sussurra il saggio ascolta”

http://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/2014/04/il-drago-e-la-fenice.html

Nessun commento:

Posta un commento